L’inbound marketing può essere uno strumento molto prezioso per le aziende vinicole e le cantine: ecco perché vale la pena di capire in che modo sfruttare il content marketing al fine di trovare clienti nuovi.
Un obiettivo che può essere raggiunto attraverso un incremento della visibilità del marchio, a sua volta frutto di una strategia di marketing digitale ben precisa. Non sono certo pochi gli strumenti di cui un produttore di vino può usufruire per rafforzare la propria presenza sul web, e uno di questi consiste appunto nel content marketing. Per creare e promuovere il proprio brand di vino è possibile servirsi di video, di infografiche, di immagini, di testi e perfino di podcast.
Ma come fare content marketing se produci vino? Scopriamolo insieme!
Raccontare il marchio
Tutte queste risorse possono essere sfruttate per raccontare ai potenziali clienti non solo il proprio brand, ma anche i propri prodotti, al fine di generare engagement e beneficiare di un posizionamento migliore sui risultati offerti dai motori di ricerca.
Una strategia di inbound marketing ben studiata, e quindi efficace, è in grado di garantire numerosi vantaggi ai produttori di vino. In questo modo infatti è possibile intercettare e soddisfare le ricerche compiute dagli utenti online, che dunque possono essere attirati sul sito e avere accesso a contenuti in linea con i loro bisogni. Il risultato? La brand reputation migliora e le conversioni aumentano.
Quali argomenti trattare
Ma entriamo più nel dettaglio e proviamo a capire quali sono gli argomenti che dovrebbero essere affrontati per fare content marketing quando si produce vino. È indispensabile stilare a questo scopo un piano editoriale dei contenuti ben studiato, magari basato su mappe e guide geografiche che riguardino le regioni vitivinicole, ma che faccia riferimento anche a informazioni sulla cantina e a note di degustazione.
Ancora, si potrebbero dare notizie a proposito delle modalità di produzione del vino e prevedere delle interviste a sommelier o enologhi esperti.
La stesura del piano editoriale
Come si può ben intuire, pertanto, i temi che devono essere trattati nei contenuti editoriali non riguardano unicamente le caratteristiche dei prodotti che si è intenzionati a vendere. Si può fare riferimento alle tecniche di produzione, alle caratteristiche del territorio di produzione e alle modalità di consumo, con consigli relativi agli abbinamenti tra il cibo e il vino.
Il piano editoriale migliore, dunque, è quello che si basa su un mix di contenuti perfetto, tale da mettere a disposizione della platea di utenti curiosità, dettagli e spunti di ogni genere relativi al mondo del vino. Un aspetto di fondamentale importanza è senza dubbio quello del tone of voice, che deve essere in linea con le peculiarità del brand e coerente con le attese degli utenti.
Ovviamente, per i contenuti scritti è fondamentale prestare attenzione alle regole SEO, così da garantire un posizionamento ottimale sui motori di ricerca.
Quali formati privilegiare
Ma, come si è detto, non ci sono solo articoli di blog in un piano di content marketing di una cantina o di un’azienda vinicola.
I formati che possono essere usati a questo scopo sono molteplici, e magari destinati a pubblici diversi, a seconda di come sono stati profilati. Lo scopo deve essere comunque di individuare il formato più in grado di generare engagement catturando l’attenzione dei consumatori.
Detto dei post sui blog, si possono citare anche i whitepaper e gli e-book da scaricare, messi a disposizione in maniera gratuita sul sito aziendale. Da considerare, poi, i tutorial, le news e in generale tutte le pagine di carattere informativo che possono essere pubblicate sul sito della cantina, incluse le interviste a specialisti del settore. Sul sito possono trovare spazio infografiche adatte anche ai social network, come pure alle campagne di newsletter.
E sempre a proposito di social network, perché non pensare ai video, alle foto o ai contenuti testuali? I video possono essere registrati e montati, come quelli destinati a YouTube, ma anche trasmessi in live streaming, su Facebook o su Instagram.
La varietà di opzioni a disposizione è davvero ampia, e include anche i concorsi e i giochi a quiz, che sono tipologie di contenuti che favoriscono l’interazione del pubblico. La gestione dei social può essere eseguita tramite degli strumenti ad hoc, per esempio PostPick o HootSuite.
QuvéeR può essere di aiuto per la tua cantina, supportandoti nella creazione di un’etichetta elettronica in base a quanto previsto dalle norme in vigore. Ma non è tutto, perché ti supporta anche nella realizzazione di una vetrina digitale che può essere raggiunta dai consumatori direttamente dal web, senza QR code. Una pagina sola, così, raggruppa tutte le principali informazioni relative alla cantina e al vino, con tanto di schede tecniche e foto.
Ma c’è di più, perché volendo è possibile proporre un video che riprende la degustazione eseguita da un sommelier, così da garantire una maggiore autenticità dell’esperienza.