Il marketing del vino si propone non solo di creare i brand del settore, ma anche di promuoverli. Come noto, il compito di un marchio è quello di fare in modo che i consumatori siano aiutati a individuare i prodotti e persuasi a sceglierli.
Il mercato del vino è senza dubbio molto affollato, e a volte il territorio è di per sé un marchio, così come il tipo di vino. Ecco perché può apparire molto complicato riuscire a farsi riconoscere e a distinguersi in mancanza di una strategia oculata.
Vediamo nel dettaglio come creare e promuovere il proprio brand di vino!
La creazione del brand
In passato erano solo le aziende consumer più grandi a costruire il brand, magari per mezzo di azioni pubblicitarie alquanto onerose dal punto di vista economico, che richiedevano investimenti importanti sulla distribuzione e sulla tv.
Tuttavia lo scenario attuale è un po’ diverso. Il brand, in particolare, è il risultato delle tante interazioni che sussistono tra le aziende e i clienti: interazioni che possono essere non solo fisiche ma anche digitali. Sono i consumatori in prima persona a parlare dei prodotti e dei brand, i quali rappresentano l’insieme delle molteplici ed eterogenee percezioni nella mente dei consumatori.
Insomma, non è più solo una questione di comunicazione pubblicitaria. Tutti coloro che hanno una storia e che sanno come raccontarla hanno la possibilità di costruire e promuovere un brand di vino, anche se non hanno importi significativi da investire.
Promuovere il proprio brand di vino: il valore della verità
Ovviamente la storia che si racconta per promuovere il brand deve essere vera: anche se si tratta di affermazioni pubblicitarie, non ci si può permettere di inventare o di mettere in scena qualcosa di fasullo.
Ciò non vuol dire che la comunicazione non possa essere interessante o creativa, sia chiaro; ma bisogna tener presente che i consumatori pretendono dalle aziende, e quindi dai brand, delle informazioni che siano utili. Servono contenuti veri, insomma, in un dialogo che deve essere quasi da pari a pari.
Anche nel settore del vino il marketing è una questione di conversazione. Un numero sempre più elevato di persone desidera fare acquisti da aziende e da brand con i quali ha qualcosa in comune: il modus operandi, la mission, i valori. Le fondamenta per la costruzione e il successo di un brand sono rappresentate dalla disponibilità di una storia vera.
Quali media usare
Viene spontaneo chiedersi, a questo punto, quali siano i mezzi di comunicazione che si possono usare nel mondo del vino per promuovere un brand. Vendere vino online sfruttando il wine marketing digitale vuol dire saper sfruttare i tanti canali che vengono messi a disposizione dal web, quasi senza limiti. Non si deve commettere lo sbaglio di pensare che sul web la comunicazione sia gratuita; tuttavia di certo essa ha un costo inferiore.
Un altro vantaggio offerto da Internet riguarda il fatto che lo spazio disponibile è nettamente superiore a quello che viene garantito dai mezzi di comunicazione classici.
Qualunque sia la storia che si ha in mente di raccontare, si può raggiungere il proprio obiettivo attraverso la condivisione non solo di contenuti testuali, ma anche di foto e video.
Come farsi notare
Come abbiamo visto, anche le aziende di piccole dimensioni hanno, con il giusto approccio e gli strumenti adatti, la possibilità di creare un brand nel settore enologico. Bisogna essere bravi nel riuscire a spiegare non solo perché il marchio esiste, ma soprattutto in che cosa si differenzia rispetto alla concorrenza.
Ciò implica essere in grado di raccontare la sua personalità e i suoi valori, ma anche la competenza e i segni distintivi che lo caratterizzano. Non è un lavoro impossibile, ma nemmeno semplice.
A che cosa serve un brand
Il motivo per cui un brand esiste è quello di essere al servizio dei clienti e al tempo stesso rappresentare un punto di riferimento per le loro decisioni di acquisto. In fase di costruzione del brand, pertanto, la prima domanda che ci si deve porre è per quale motivo un consumatore dovrebbe essere spinto a scegliere, appunto, quel brand invece di un altro.
Non bisogna focalizzarsi unicamente sulle caratteristiche del singolo prodotto, ma considerare che la fruizione di vino è sempre associata a un’esperienza, che può essere conviviale o solitaria, ma sempre piacevole e appagante.
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