Etichetta ambientale vino
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Tali informazioni possono essere riportate o sui singoli componenti dell’imballaggio o sull’etichetta della bottiglia di vino.
In alternativa è possibile utilizzare la cosiddetta etichettatura ambientale digitale, ovvero utilizzare un Qr Code per mostrare le indicazioni di smaltimento direttamente sullo smartphone del consumatore.
Etichettatura ambientale vino: cosa dice la nuova normativa
Il cosiddetto decreto rifiuti, rappresentato dal decreto legislativo 116 del 3 settembre 2020, ha modificato in misura significativa il testo unico ambientale, vale a dire il d. lgs. n. 152 del 2006: ciò ha avuto ripercussioni sulle etichettature ambientali degli imballaggi anche nel mondo del vino.
In particolare, con la suddetta normativa è stato stabilito che tutti gli imballaggi devono essere opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e secondo le determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione Europea.
L’obiettivo è migliorare le indicazioni sulla raccolta differenziata degli imballaggi così da facilitare la raccolta e quindi il recupero ed il riciclaggio. A tal fine sono state individuate delle regole comuni in modo da dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali dei materiali di imballaggio utilizzati e favorirne il loro riutilizzo.
In particolare, la Decisione 97/129/CE della Commissione Europea ha svolto un ruolo rilevante ai fini della identificazione e classificazione di materiali di imballaggio, assegnando dei codici per la loro identificazione.
Per quanto riguarda i protagonisti coinvolti, produttori e utilizzatori degli imballaggi sono i responsabili affinché i prodotti, prima che siano immessi in commercio, siano opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite. Il mancato rispetto prevede pene severe, con sanzioni che vanno da 5.200 a 40.000 euro.
Ricordiamo che per produttori di imballaggi si intende chi fornisce gli stessi (quindi i fornitori) agli utilizzatori quindi commercianti, distributori e, per ciò che rileva questo articolo, Cantine e importatori.
La normativa, che inizialmente doveva entrare in vigore dal 1 gennaio 2022, ha visto la sua applicazione nel gennaio 2023 dopo una serie di deroghe.
Etichetta ambientale del vino: cosa deve contenere?
Come è possibile leggere anche nelle linee guida del Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai), la normativa stabilisce le informazioni che non possono mancare; esse sono il codice alfa-numerico che riguarda la natura dei materiali di imballaggio (ai sensi della Decisione 129/97/CE) e le indicazioni per il corretto conferimento (ovvero il secchio dove buttare l’imballo).
A queste è possibile aggiungere delle informazioni volontarie, quali l’indicazione delle singole componenti dell’imballaggio e altre indicazioni volontarie per aiutare il consumatore a fare una raccolta differenziata di qualità.
Per quanto riguarda i prodotti del settore vitivinicolo, tutte le bottiglie immesse sul mercato italiano dopo il Gennaio 2023 devono riportare tali indicazioni per permettere la corretta gestione del rifiuto e facilitarne la raccolta differenziata.
Qui di seguito un esempio di
Etichettatura ambientale, nutrizionale e ingredienti nello stesso QRCode dal 2023
È possibile includere nello stesso qrcode non solo le indicazioni sulle destinazioni finali degli imballaggi, ma anche le indicazioni necessarie per rispettare la nuova normativa europea del vino 2023 su etichettatura nutrizionale e ingredienti.
Questo permette di risolvere il problema dei pochi spazi delle retro etichette del vino anche in virtù del fatto che altri Paesi stanno pensando di adottare tali indicazioni in etichetta.
Utilizzando l’etichetta ambientale digitale, è possibile offrire anche le traduzioni nelle lingue desiderate, sempre con lo stesso codice qr.
Infine non bisogna dimenticare un altro vantaggio importante come quello di evitare costose ristampe di etichette cartacee se fosse improvvisamente necessario cambiare una tipologia di imballo.
Basterà infatti aggiornare il contenuto dell’etichetta digitale risolvendo così il problema in maniera veloce e senza costi per la Cantina.
Come avere facilmente un’etichettatura ambientale digitale per il vino
Il servizio di QuvéeR permette di mettersi in regola e avere questi e tanti altri vantaggi.
Si occupa infatti della creazione delle etichette digitali in conformità alle determinazioni adottate del legislatore.
Questo significa risparmio di tempo e nessuno stress operativo per la Cantina, che dovrà semplicemente inviare il materiale con una semplice email.
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