L’Unione Europea nel corso degli ultimi anni ha prestato un’attenzione sempre maggiore alla questione della sicurezza alimentare, con riferimento in particolare all’esigenza di far conoscere ai consumatori sia i metodi di produzione impiegati che gli ingredienti presenti nei prodotti in commercio. 

Tale politica ha riguardato ultimamente anche il comparto delle bevande alcoliche, in particolare quello dei vini, esonerati fino ad ora dall’obbligo di comunicare tale tipologia di informazioni.

L’obiettivo di questa svolta è presto detto: assicurare ai consumatori i più elevati standard di trasparenza e, in tal senso, il 2023 sarà un anno molto importante se non una rivoluzione per le informazioni che dovranno essere presenti nelle etichette di vini, vini spumante e anche vini aromatizzati.

Infatti, a partire dall’8 dicembre del 2023 entrerà in vigore l’obbligo di segnalare sulle etichette la lista degli ingredienti e i valori nutrizionali secondo quanto sancito dal Regolamento (UE) 2021/2117 del 2 dicembre 2021, noto anche come PAC 2023-2027.

Tali informazioni si aggiungono alla cosiddetta etichetta ambientale, entrata in vigore il 1° gennaio 2023, in base a quanto previsto nel Decreto Rifiuti 2020 (d. lgs. n.116 del 3 settembre del 2020).

Come cambia l’etichetta cartacea

Il combinato di queste nuove regole determinano una vera rivoluzione per le etichette di vini, vini spumanti e vini aromatizzati.

Le nuove etichette vedranno comparire, oltre alle informazioni già presenti, 3 nuove “sezioni”.

  • la lista degli ingredienti che vengono impiegati per produrre il vino nonché l’indicazione di solfiti e degli altri additivi impiegati.
  • La dichiarazione nutrizionale, che deve contenere almeno i dati obbligatori quali il valore energetico, la quantità di grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale, secondo quanto stabilito dal Reg. (CE) n. 1169/2011/UE;
  • l’etichetta ambientale, che ha il compito di elencare i vari tipi di materiali che compongono l’imballo e il loro corretto conferimento nella raccolta differenziata.

Etichetta digitale e QR code

Il QR Code

Un’opzione a disposizione per i produttori di vino per far fronte a questo importante cambiamento è  l’uso delle tecnologie digitali, in quanto offrono una serie di strumenti capaci di soddisfare la necessità di informare i consumatori in modo adeguato tenendo conto dei pochi spazi presenti in etichetta.

In particolare sulle confezioni può essere riportato un QR code che offre la possibilità di accedere in modalità virtuale a una estensione digitale dell’etichetta cartacea, un’etichetta digitale, dove i produttori potranno inserire i vari dati richiesti dalle nuove normative nonché altre informazioni relative al vino e alla cantina, molte di più di quelle previste dalla normativa Ue e molto più ricche rispetto a quelle contenute in una etichetta cartacea. 

La possibilità per le cantine di ricorrere all’utilizzo dell’etichetta digitale viene sancita proprio dalla nuova normativa europea, e questo vale sia per i vini (art. 1, par. 1, punto 32) quanto per i prodotti vitivinicoli aromatizzati (art. 3, par. 1, punto 5).

Il settore del vino, in tal modo, può cogliere l’opportunità di trasformarsi in un business altamente tecnologico ed evoluto visto e considerato che per anni è rimasto fermo alle modalità di business tradizionali.

Le criticità

Ma quali sono gli aspetti a cui prestare attenzione in questa rivoluzione delle etichette? 

La privacy dei consumatori
Uno dei requisiti che la nuova normativa impone se si vuole utilizzare Qr Code ed etichetta digitale per informare su ingredienti e valori nutritivi è il rispetto della privacy; non possono infatti essere raccolti dati né è possibile effettuare il tracciamento del consumatore. 

Marketing e fini commerciali
Un’altro requisito richiesto dalla nuova normativa europea, sempre concernente l’utilizzo del Qr Code, è dato dal fatto che ingredienti e dichiarazione nutrizionale non possono figurare insieme ad ad informazioni inserite per finalità commerciali o di marketing.
É consigliabile quindi adottare il principio della massima prudenza se, nella stessa pagina, si vogliono inserire informazioni aggiuntive, quali descrizioni, video e foto.

Allergeni e valore energetico in etichetta cartacea
L’ultimo requisito richiesto per utilizzare l’etichetta digitale per mostrare ingredienti e valori nutrizionali è che l’indicazione delle informazioni di cui all’articolo 9, paragrafo 1, lettera c), del regolamento(UE) n.1169/2011, figuri direttamente sull’imballaggio o su un’etichetta a esso apposta. A dir la verità questa non è una novità visto che stiamo parlando di ingredienti o sostanze che possono provocare allergie o intolleranze e che già vengono riportate sull’etichetta cartacea, ma vale comunque la pena specificarlo visto l’importanza dell’argomento.

Inoltre deve essere presente in etichetta cartacea l’indicazione del valore energetico mediante il simbolo “E”; la classica forma di espressione per 100 g o per 100 ml può anche essere accompagnata dalle calorie assunte per bicchiere a condizione che siano definite la porzione utilizzata ed il numero di porzioni contenute nella bottiglia.

Da obbligo a opportunità con gli strumenti giusti

Anche se ci sono degli aspetti da curare con attenzione, l’utilizzo dell’etichetta digitale unita al QR Code è sicuramente la scelta migliore perché, se usata bene, può trasformare un obbligo in una grande opportunità per valorizzazione ed innovare l’attività delle aziende dedite alla produzione di vino.

Bisogna però sfruttare tutto il potenziale che tali tecnologie offrono ed il modo più semplice ed immediato per farlo è quello di rivolgersi a strutture informatiche appositamente create che abbiano le conoscenze e le tecnologie per realizzare e tenere insieme tutti questi aspetti.

Grazie ai servizi forniti da QuvéeR, è possibile adeguarsi in men che non si dica ai requisiti previsti dalle nuove normative e allo stesso tempo avere anche la possibilità di avere una pagina ad hoc con immagini e video della cantina al fine di promuovere la propria attività senza ulteriori costi; inoltre, grazie a un modulo di contatto, il cliente potrà contattare direttamente la cantina senza l’intermediazione di QuvéeR.

Ricordiamo inoltre che i Qr Code destinati all’etichetta cartacea possono essere modificati nella forma e nel colore, al fine di renderli perfettamente in linea con lo stile dell’etichetta.

Se desideri sapere come possiamo trasformare le tue bottiglie di vino in strumenti informativi, qui troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno.