Guida alla nuova etichetta digitale del vino 2023

Negli ultimi tempi si è parlato sempre di più di etichetta digitale del vino e Qr Code soprattutto in riferimento alle ultime normative per l’etichettatura nel settore vitivinicolo.

Questi strumenti digitali possono infatti essere utilizzati per rispettare i nuovi requisiti richiesti per l’etichettatura del vino dal 2023 e in questo articolo illustreremo a cosa prestare attenzione se si utilizzano questi strumenti digitali.

Vedremo quindi come comunicare al consumatore informazioni quali la lista degli ingredienti, le informazioni nutrizionali ed etichettatura ambientale.

Inoltre parleremo anche di inserire al meglio il Qr Code in etichetta cartacea e come deve essere strutturata alla luce delle novità normative.

Etichetta digitale del vino

In generale, un’etichetta digitale (anche nota come e-label o etichetta elettronica) è una pagina web accessibile tramite un dispositivo elettronico come smartphone, tablet e computer dotato di una connessione internet, scansionando un Qr Code.

Nel caso del vino, tali strumenti digitali possono essere utilizzati per comunicare al consumatore finale le nuove indicazioni obbligatorie (ovvero gli ingredienti presenti, gli allergeni, l’energia espressa in calorie, grassi saturi e insaturi, carboidrati e zuccheri, fibre, proteine) creando una etichetta digitale del vino.

È la stessa normativa contenuta nella nuova politica agricola comune 2023 che permette ai produttori di fornire tali dati in maniera digitale anziché direttamente dalla bottiglia di vino, purché siano rispettate determinate condizioni.

Sempre in questa etichetta digitale del vino è possibile inoltre riportate tutte le informazioni relative alle modalità di smaltimento degli imballaggi, in quanto anche la normativa italiana sull’etichetta ambientale permette il ricorso a strumenti digitali.

In questo modo, è possibile “salvare” le attuali etichette cartacee da tutta questa nuova mole di dati, senza dover rifare le etichette da zero ma dotandole semplicemente di un Qr Code.

Tali informazioni possono essere accompagnate da altre indicazioni a scelta del produttore come descrizioni del prodotto, il marchio aziendale, l’annata del vino, con la possibilità anche di inserire funzioni quali la tracciabilità del prodotto o la traduzione automatica dell’etichetta digitale del vino nella lingua preferita.

Un limite importante da tenere in considerazione è che, a differenza della etichetta ambientale digitale, le informazioni relative ai valori nutrizionali e alla lista degli ingredienti, in vigore dal dicembre 2023, non possono essere mostrate insieme a messaggi promozionali o strumenti che raccolgono i dati degli utenti.

Tale vincolo pone dei problemi se si vuole utilizzare il sito aziendale della Cantina che solitamente ha attive tali funzioni indispensabili per impostare strategie commerciali vincenti.

Rinunciare a esse o “adeguare” il sito web aziendale ha quindi dei costi, sia in termini informatici che in termini di opportunità, che vanno attentamente valutati non solo in funzione del presente ma anche in prospettiva futura.

 

 

etichetta digitale vino

 

 

Il Qr Code

Per consentire al consumatore di visualizzare la nuova etichetta digitale del vino, è necessario inserire sull’etichetta cartacea del prodotto un Qr Code.

Inquadrandolo con lo smartphone, questo leggerà il collegamento alla pagina web inserito al suo interno, permettendo quindi di raggiungere tale etichetta e le informazioni in essa contenute.

il codice QR è stato sviluppato nel 1994 dalla compagnia giapponese Denso Wave.

È un codice a barre bidimensionale a matrice, composto da moduli si solito quadrati e neri su sfondo bianco di forma sempre quadrata; è diventato molto popolare data la sua capacità di raccogliere in spazi ristretti informazioni complesse e renderle velocemente disponibili, come per l’appunto i collegamenti alle pagine web.

Inoltre non ha bisogno di software particolari, in quanto tutti gli smartphone messi in commercio dopo il 2017 li leggono in maniera nativa tramite le fotocamere integrate. La compatibilità arriva poi al 100% perché i dispositivi messi sul mercato prima del 2017 possono scaricare gratuitamente una delle tantissime applicazioni dallo Store di riferimento.

Per realizzare un Qr Code bisogna utilizzare un software che permette di inserire il collegamento alla etichetta digitale del vino precedentemente creata e caricata su di un server accessibile al pubblico. Per un risultato migliore, il software dovrebbe permettere la scelta di alcuni parametri, come la correzione dell’errore o la dimensione dei margini.

Altro aspetto importante è il tipo di file che il software permette di scaricare dopo aver creato il Qr Code.

La scelta ottimale è il formato vettoriale perché permette di essere modificato senza degradazioni. Formati di immagini come il png, se pur di alta qualità, tendono a “sfocare” quando vengono ridimensionati, cosa che può facilmente capitare nell’inserimento in etichetta cartacea. Il problema è che più la sfocatura è evidente più difficile sarà leggere tale codice qr, per questo è sempre raccomandato tale formato per soluzioni di qualità.

 

 

Etichette sull’imballaggio

Utilizzare la nuova etichetta digitale del vino è in modo più semplice per rispettare le nuove regole di etichettatura. Le attuali etichette potranno infatti essere lasciate cosi come sono, modificandole giusto per fare lo spazio necessario per accogliere il Qr Code.

Oltre a dei requisiti richiesti della normativa, ci sono anche dei requisiti tecnici da tenere a mente affinché il Qr Code sia perfettamente leggibile.

 

▸ Dimensioni del Qr Code

La dimensione è il primo aspetto da tenere in considerazione al fine di assicurare la corretta leggibilità; sebbene andrebbe valutata caso per caso in base alla “quantità” di dati inclusi del Qr Code, possiamo però definire alcune linee di massima dalle quali partire.

– Dimensione minima: 1,2 cm
– Dimensione ottimale: 1,6 cm
– Dimensione ottimale con logo interno: 2 cm

Partendo da questi valori si procede con l’integrazione in etichetta cartacea secondo le necessità, facendo sempre delle stampe di prova prima di realizzare la stampa finale.

Altro aspetto fondamentale sono i margini in quanto bisogna creare una separazione con scritte ed altri elementi dell’etichetta. La dimensione ottimale del bordo è determinata in proporzione alla grandezza dei “quadratini” neri, che al loro volta dipendono dalla quantità di dati inclusa (es. lunghezza della URL). In linea di massima, 2 o 3 millimetri sono in genere sufficienti.

 

▸ Qr Code Personalizzato

Se bene oggi sia possibile personalizzarlo nei colori e nelle forme, è bene sempre ricordare di non eccedere, pena la leggibilità dello stesso. Il modello “classico” bianco e nero con moduli quadrati rappresenta quasi sempre la scelta più leggibile. Se si vogliono utilizzare delle combinazioni di colori diverse dal bianco e nero, è bene scegliere colori non troppo vicino tra loro a livello cromatico, in modo da garantire un corretto contrasto tra i diversi moduli.

Infine la scelta di inserire il logo al centro del Qr Code deve comportare necessariamente una dimensione maggiore, in modo da recuperare lo spazio di lettura occupato dal logo ed essere leggibile senza particolari problemi.

 

▸ Indicazioni per il consumatore

La normativa non fissa regole precise da seguire per indicare in etichetta cartacea che determinate informazioni possono essere reperite tramite su quella elettronica. L’unica indicazione data è che il consumatore sia in grado di capire agevolmente che su questa e-label può trovare informazioni importanti, lasciando ampia discrezionalità al produttore di vino su come segnalarlo. Quindi messaggi come “Informazioni sul prodotto” o “info prodotto e riciclo” e cosi via vicino al Qr Code possono essere ritenuti validi per assolvere a tale compito.

Ciò che invece la normativa richiede per comunicare dichiarazione nutrizionale e ingredienti tramite la nuova etichetta digitale del vino è che in etichetta cartacea siano presenti:
– l’avvertimento sulla presenza di allergeni;
– le calorie per 100 ml di prodotto, espresso con la classica “E” di energia.

 

 

Qr Code per etichetta digitale vino

 

 

La nuova etichettatura digitale per il settore vitivinicolo di QuvéeR

Anche se ci sono degli aspetti critici da tenere in considerazione, la nuova etichetta digitale del vino può rappresentare una grande opportunità per il comparto vinicolo.

Può rendere il dialogo diretto tra aziende e consumatori ancora più forte, i quali potranno accedere alle informazioni sui prodotti in una frazione di secondo e tradotte nella loro lingua in tempo reale.

Se poi si sceglie di usare i servizi avanzati come quelli offerti da QuvéeR, è possibile ottenere benefici ancora superiori.

La piattaforma informatica è stata appositamente realizzata per rispettare le nuove normative, risolvendo tutte le difficoltà emerse in questo articolo; il servizio si occupa anche della realizzazione, evitando che ogni anno la cantina debba compilare decine di schede per l’inserimento delle informazioni.

Sono inoltre presenti anche degli strumenti per promuovere il vino e la Cantina, per un Qr Code davvero completo e ricco di contenuti.

Scopri come averli in maniera semplice e senza alcun rischio, grazie alla formula soddisfatti o rimborsati anche per le Aziende.

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