L’etichettatura digitale del vino è uno strumento digitale che negli ultimi anni ha preso sempre più piede nel settore vinicolo italiano.
Se inizialmente era visto come strumento interattivo e coinvolgente per raccontare la storia dietro ogni bottiglia, nel corso del tempo è arrivato a ricoprire anche un ruolo di certificazione (grazie alla tecnologia blockchain) e poi anche ad avere una connotazione “giuridica”, visto che è stato ritenuto idoneo per rispettare il Regolamento UE 2117/2021 sull’etichettatura del vino.
Tale regolamento ha rappresentato una vera rivoluzione dato che per la prima volta ha reso obbligatorio indicare in etichetta l’elenco degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale. Visto però gli spazi ristretti, la stessa normativa ha individuato come soluzione il ricorso all’etichettatura digitale per le nuove etichette.
Dopo diversi rinvii (come la proroga del marzo 2024 e quella successiva fino al 30 giugno 2024) la nuova etichettatura del vino vedrà la sua entrata in vigore l’8 dicembre 2024.
In questo articolo, esploreremo le modalità di creazione nonché i requisiti da rispettare per creare un’etichetta elettronica per il vino; illustreremo anche come integrarla in modo efficace attraverso un QR code e come quest’ultimo deve essere stampato sull’etichetta cartacea.
Requisiti legali per la nuova etichettatura digitale del vino
Il Regolamento UE 2117/2021, entrato in vigore nel dicembre 2023, introduce in capo alle Cantine l’obbligo di indicare gli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale per i prodotti vitivinicoli e prodotti vitivinicoli aromatizzati.
Date le ridotte dimensioni della retro etichetta del vino, le Cantine possono utilizzare un’etichetta digitale che viene aperta in automatico inquadrando con uno smartphone il codice qr presente sull’etichetta della bottiglia di vino.
Per utilizzare tale modalità elettronica si devono però rispettare alcuni requisiti fondamentali:
- le informazioni devono essere specifiche di quel prodotto;
- non sono presenti informazioni inserite a fini commerciali o di marketing;
- non vengono raccolti o tracciati dati degli utenti;
- l’indicazione degli allergeni e del valore energetico sono presenti anche in etichetta cartacea;
Ora che abbiamo i requisiti necessari per usare l’etichettatura digitale, vediamo come realizzarla.
Come creare etichetta digitale e codice qr per il vino
1. Preparazione dei contenuti
Il primo passo da fare è senz’altro preparare il contenuto, ovvero tutte le informazioni da inserire sull’etichetta digitale.
La lista degli ingredienti, oltre alle materie prime come l’uva o mosto, deve contenere gli additivi utilizzati e i coadiuvanti che possono provocare allergie. Per sapere quali ingredienti vanno inseriti nella lista, abbiamo raccolto alcune indicazioni in questo articolo.
La dichiarazione nutrizionale completa invece deve includere i valori nutrizionali medi per 100 ml di prodotto per:
- valore energetico (Kj/Kcal)
- grassi (inclusi i saturi)
- carboidrati (incluso gli zuccheri)
- proteine
- sale.
Per maggiori informazioni su come realizzare una dichiarazione nutrizionale, abbiamo scritto questa guida.
È possibile, sempre rispettando i requisiti detti sopra, inserire anche l’etichettatura ambientale che ricordiamo essere in vigore dal 2023 e che contiene le indicazioni per differenziare correttamente i componenti di imballaggio.
In questa fase, se necessario, è opportuno realizzare le traduzioni nelle lingue ufficiali dell’Unione Europea. L’utilizzo di sistemi esterni (come Google Traduttore) potrebbe non rispettare il divieto di raccolta dati dell’utente quindi verificate con cura questo aspetto.
A questo punto è possibile procedere alla realizzazione dell’etichetta digitale, che altro non è che una pagina web, come ad esempio quelle del sito web aziendale, che viene visualizzata scansionando il codice qr in etichetta.
Bisogna quindi creare un file HTML e caricarlo su di un server.
2. Piattaforme di Hosting Ottimizzate
Il secondo passo è quindi scegliere una piattaforma hosting che rispetti i requisiti richiesti dalla normativa ovvero la totale assenza di strumenti di marketing o di tracciamento dei visitatori.
Questo che si che l’utilizzo del sito web aziendale non è sempre una strada perseguibile dato che questi strumenti sono quasi sempre presenti.
Anche qualora non fossero attivi, inserire le etichette digitali del vino sul sito significherebbe di fatto porre un vincolo importante per il futuro business aziendale.
Infine, dato il rilievo normativo, è importante scegliere un hosting di qualità che sia affidabile e renda sempre disponibile l’accesso a tali etichette. Infine effettuare ogni giorno copie di sicurezza su server esterni è un’operazione necessaria cosi da poter recuperare in ogni momento tutte le etichette digitali emesse fino a quel momento.
3. Generazione del QR Code di alta qualità
Una volta realizzata l’etichetta digitale con i contenuti necessari e caricata su di un server affidabile, lo step successivo è creare il Qr Code che permetta di raggiungere tale pagina.
Sul web sono presenti diversi strumenti per generare il codice qr, spesso anche gratuiti.
Ecco alcuni consigli per creare un Qr Code che sia perfettamente leggibile:
– anche se i moderni smartphone leggono qr code sempre più piccoli, è consigliato scegliere sempre dimensioni adeguate e quindi non scendere, se possibile, sotto 1,4cm per lato;
– qualora si usano colori personalizzati, sceglie sempre colori che abbiano un contrasto marcato, come ad esempio il nero e bianco;
– scaricare sempre il file sono in formato vettoriale, come PDF o EPS. Infatti file come PNG o JPEG tenderanno a sfocare una volta inseriti in etichetta cartacea, rendendo la loro lettura più difficoltosa.
4. Etichetta cartacea e controllo finale
Una volta scaricato il file contenente il Qr Code, basta inviarlo alla tipografia di fiducia affinché possa inserirlo nell’etichetta cartacea.
Il codice qr va considerato come informazione obbligatoria e quindi deve rispondere ai relativi requisiti di legge, come ad esempio essere nello stesso campo visivo delle altre informazioni obbligatorie.
Inoltre, vicino al Qr Code deve essere presente un messaggio che avvisa il consumatore che determinate informazioni sono presenti sull’etichetta digitale; alcuni esempi potrebbero essere “ingredienti e indicazioni di smaltimento” oppure “ingredienti, informazioni nutrizionali e riciclo” e cosi via, l’importante è che il consumatore capisca senza indugio.
È importante poi ricordare che la normativa 2117/2021 richiede in etichetta cartacea:
- l’avvertimento sulla presenza di allergeni, con la classica forma “Contiene” (come avviene tutt’ora ad esempio per i solfiti);
- il valore energetico per 100 ml di prodotto, espresso con la classica “E” di energia.
Prima della stampa massiva delle etichette, è consigliabile fare una stampa di prova e testare il corretto funzionamento del Qr code ed etichetta digitale su diversi dispositivi, assicurandosi che venga offerta ai consumatori un’esperienza ottimale.
Siamo quindi giunti alla fine del processo di adeguamento delle etichette del vino ai nuovi requisiti di legge.
La nuova etichettatura digitale per il settore vitivinicolo di QuvéeR
Anche se ci sono degli aspetti critici da tenere in considerazione, l’etichettatura digitale del vino rappresenta uno strumento a disposizione del produttore di vino per rispettare i requisiti della nuova normativa ed evitare di incorrere in sanzioni spiacevoli.
Sono presenti sul mercato diversi servizi che permettono di creare in totale autonomia una nuova e-label.
Tuttavia è necessario che la Cantina abbia al suo interno delle figure professionali in grado di utilizzare tali strumenti; inoltre, è necessario anche tenere in considerazione il tempo necessario ogni volta per la creazione di tutte le etichette digitali per i diversi vini.
QuvéeR offre un servizio completo, che risolve tutte queste problematiche alla radice perché, unico nel suo genere, si occupa anche della realizzazione dei Qr Code ed etichette digitali del vino.
Sono inoltre presenti anche degli strumenti per raccontare il vino e la Cantina, per un Qr Code davvero completo e ricco di contenuti.
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Domande frequenti sull’etichettatura digitale del vino
A quali vini e bevande alcoliche si applica la nuova normativa?
I vini prodotti dopo l’8 Dicembre 2024 sono soggetti alle nuove regole di etichettatura.
C’è uno standard obbligatorio per l’etichettatura digitale?
No, l’importante è che le informazioni siano accessibili facilmente dal consumatore e che vengano riportate secondo i requisiti richiesti.
Cos’è l’etichettatura digitale?
L’etichettatura digitale si riferisce al processo di fornire informazioni sulla etichetta di un prodotto in formato digitale, ad esempio tramite qr code scansionabile con uno smartphone.
In quali lingue dovrà essere realizzata l’etichetta digitale?
A norma dell’articolo 121 del Regolamento UE 1308/2013, le indicazioni obbligatorie e facoltative figurano in una o più delle lingue ufficiali dell’Unione Europea.