I QR code sono diventati sempre più diffusi nel settore vinicolo; il vino non è solo una bevanda alcolica, è una storia da raccontare che va resa disponibile in maniera semplice e veloce.
Questi codici bidimensionali, composti da una serie di punti bianchi su uno sfondo nero, sono perfetti per tale scopo: possono essere scansionati utilizzando la fotocamera di uno smartphone fornendo ai consumatori l’accesso a informazioni dettagliate sul prodotto.
I vantaggi dei QR code nel settore del vino sono molteplici.
In primo luogo, permettono ai produttori di condividere informazioni su vitigni, tecniche di produzione, territorio e caratteristiche organolettiche in modo facile ed efficace. Inoltre, i QR code consentono di tracciare la provenienza di una bottiglia e verificare la sua autenticità, fornendo maggiore trasparenza agli acquirenti.
Per i consumatori, i QR code offrono la possibilità di conoscere la storia di un vino, scoprire abbinamenti culinari, leggere recensioni e valutazioni degli esperti, e persino acquistare direttamente dal produttore.
Questa tecnologia si sta affermando come uno strumento indispensabile per il settore del vino, consentendo a produttori e consumatori di connettersi in modo più diretto e informato.
In questo articolo, esploreremo i molteplici vantaggi dei QR Code nel settore del vino e come le aziende vinicole possono sfruttare al meglio il loro potenziale.
Il Qr Code è una tecnologia facile e diffusa
Partiamo da un presupposto: di tecnologie digitali disponibili per il vino oggi ce ne sono davvero tante.
Il punto focale però è sceglierne una che sia diffusa, facile da utilizzare, che non abbia vincoli o costi legati al suo utilizzo.
Il tale ambito, il Qr Code è la tecnologia che riesce a tenere insieme tutti questi aspetti. È già presente in tutti gli smartphone degli utenti e la Cantina non deve sostenere importanti investimenti per implementarli.
Bisogna però realizzarlo in maniera corretta, prendendo i giusti accorgimenti affinché esso continui a funzionare anche a distanza di anni.
Uno dei primi errori da non fare è utilizzare il sito web aziendale perchè nel corso del tempo può essere soggetto a modifiche sostanziali che potrebbero rendere la pagina web collegata al Qr Code non più disponibile.
Prevedere quindi una risorsa online separata è dunque il primo tassello del puzzle, che darà dei vantaggi importanti nel corso del tempo sempre ad un costo assolutamente sostenibile.
Fatto ciò, sarà poi il momento di iniziare ad inserire i contenuti che vogliono essere mostrati una volta che il consumatore inquadra il Qr Code sulla bottiglia di vino.
Raccontare il vino e l’azienda
Se usato in maniera corretta, il Qr Code può trasformare ogni bottiglia prodotta in un biglietto da visita completo di tutto.
Per ottenere questo, bisogna creare una pagina ad hoc, un aggregatore smart, con informazioni mirate e sempre aggiornate capaci di catturare l’attenzione del visitatore.
Inquadrando il Qr Code, il consumatore deve essere subito proiettato dentro il vino, scoprendo il territorio dove è stato prodotto e che l’ha reso cosi unico.
Può andare quindi a conoscere l’uva con cui è fatto, se in purezza (100% di un unico vitigno) o un blend/composizione di differenti tipologie di uva e le loro percentuali; può conoscere sia la vinificazione che l’invecchiamento, dunque sapere se sono state usate delle cisterne in acciaio, cemento o delle botti in legno.
Queste e tante altre indicazioni, possono essere accompagnate dalla spiegazione di un enologo o del produttore stesso, che illustrerà in maniera semplice come ognuno di questi elementi ha contribuito al sapore finale vino, perché nulla è lasciato al caso. Anche la scelta del tappo, ad esempio, può influire in maniera importante al raggiungimento di un determinato scopo.
Per completate il quadro, possono anzi devono essere aggiunti anche media visivi; nell’era dei social network, foto e video sono elementi imprescindibili dalla comunicazione digitale.
Non bisogna però esagerare, perché tutte queste informazioni racchiuse in una pagina devono introdurre il consumatore al prodotto e alla Cantina, incuriosirlo e portarlo sui relativi canali (Facebook, Instagram, sito web aziendale etc) dove potrà approfondire le informazioni e trovare tutto il materiale che desidera.
Per questo motivo sulla pagina che si apre scansionando il Qr Code devono essere presenti tutti i contatti dell’azienda, indicazioni stradali e se possibile anche un modulo di contatto diretto per aprire in maniera davvero immediata un canale di comunicazione.
Trovare la clientela giusta
Diciamolo subito: la massaia che ogni giorno fa la spesa non è il target di riferimento per ottenere i vantaggi del Qr Code nel settore vinicolo.
Inserire quindi contenuti di qualità deve essere un aspetto di primaria importanza perché sono questi tipi di contenuti che catturano l’attenzione degli amanti del vino, il target di clientela perfetto perché disposto a spendere di più l’acquisto di una bottiglia di vino.
Un buon punto di partenza, in riferimento a quanto detto nel paragrafo precedente, è l’inserimento di schede tecniche, spiegazioni, foto sulla cura della vigna o su determinati momenti della produzione (vendemmia – vinificazione – invecchiamento).
In altre parole dei contenuti che abbiano anche un risvolto “tecnico”, che aiutino a generare conoscenza ma sempre in maniera semplice e diretta.
Un’idea in tal senso è l’inserimento di un video con un Sommelier che descrive lo stesso vino presente dentro la bottiglia.
Il potenziale acquirente avrà quindi un motivo in più per scegliere quel vino in quanto, nel relax di casa, potrà essere guidato nella scoperta dei tanti profumi e sapori presenti nel bicchiere; potrà mettere in pausa, assaggiarlo di nuovo, da solo o in compagnia.
Bisogna sempre tenere a mente che il target scelto è quello degli amanti del vino, che non sempre sono esperti ma che vogliono acquisire nuove nozioni e scoprire nuovi vini.
Una scelta Green
In un contesto sempre più attento alla sostenibilità ambientale, il Qr Code è senz’altro un alleato in più su cui poter contare.
Il materiale informativo su supporto cartaceo ha di certo la sua importanza, ma digitalizzare le informazioni significa ridurre non solo il consumo di carta in sè, ma anche tutta la CO2 necessaria nel suo ciclo vitale (produzione, stampa, trasporto e cosi via); senza dimenticare, ovviamente, l’ultima fase del riciclo sempre se la carta viene correttamente conferita.
Con questa tecnologia digitale, invece, una volta realizzata la pagina web collegata al Qr Code con tutti gli elementi finora indicati ad esempio, essa può integrare se non sostituire i depliant durante manifestazioni quali fiere o eventi in cantina come il Cantine Aperte.
Basterà semplicemente stampare il Qr Code con un formato più grande, inserirlo in uno stand sul bancone insieme ai vini o in qualsiasi posizione si desideri durante l’evento.
Inoltre la pagina può essere salvata sul telefono per averla sempre a disposizione ed essere anche essere condivisa con un numero infinito di amici e conoscenti sul web o anche via WhatsApp.
Se fatto tutto con le dovute premure, la pagina potrà essere modificata e offrire informazioni sempre aggiornate, incluse foto e video.
Tutte queste possibilità insieme sono precluse col materiale cartaceo, che anzi necessità di essere ristampato in caso di modifiche o di esaurimento scorte.
Per questo un giusto mix tra i due supporti rappresenta una strategia intelligente e rispettosa dell’ambiente.
Rispettare le normative
Il Qr Code può essere utilizzato anche per rispettare la nuova normativa sull’etichettatura del vino 2023.
Dall’8 Dicembre 2023, le etichette dei vini dovranno riportare la lista degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale che si aggiungono alla etichetta ambientale per il corretto smaltimento della bottiglia.
Tutte queste informazioni rischiano di rendere complicata la gestione della retro etichetta visto le dimensioni ristrette oltre che a trasformarle in una sorta di “bugiardino” piuttosto che uno strumento per promuovere il prodotto.
Per questi motivi, è stata data la possibilità di utilizzare il Qr Code per comunicare queste informazioni purché vengano rispettati i requisiti dettati dalla normativa stessa.
Questo rappresenta un bel vantaggio per le cantine, che potendo gestire in maniera digitale questo aspetto hanno accesso ad una maggiore flessibilità, come fornire le traduzioni in tantissime lingue, aggiornare un dato ed evitare costose ristampe, fornire informazioni più ricche di quelle che si possono inserire in etichetta.
Tutti i vantaggi del Qr Code nel settore vinicolo offerti da QuvéeR
In questo articolo, abbiamo fatto degli esempi su come il Qr Code possa essere applicato al vino e dare innumerevoli vantaggi.
Questa e altre tecnologie permettono molto altro ancora, bisogna però sempre avere a mente il target di riferimento e sopratutto offrire qualcosa che sia facile da utilizzare e accessibile ai più. È fondamentale però implementarle nel miglior modo possibile in modo da assicurare un corretto funzionamento nel corso degli anni.
QuvéeR è in grado di offrire tutti gli aspetti qui descritti (e altri ancora) in un unico servizio che si occupa di tutto, sia dei requisiti tecnici che di quelli legali, oltre a realizzare tutte le pagine e i Qr Code di cui si ha bisogno.
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