Il packaging nel mondo del vino riveste un ruolo di primaria importanza e può risultare determinante nel condizionare le vendite di uno specifico prodotto. Insomma, non è sbagliato affermare che il successo di un vino può dipendere, oltre che dalla sua qualità, anche dalla composizione del suo packaging e dal livello di efficacia della comunicazione che ne sta alla base.
Sì, il metodo di vinificazione, l’uvaggio e le altre caratteristiche tecniche possono essere importanti per gli appassionati, ma dal punto di vista della maggior parte dei consumatori è il packaging esterno a risultare attraente.
È grazie a esso che un prodotto si può distinguere, e sono tre i più importanti elementi a cui si deve prestare attenzione: la confezione, l’etichetta e la bottiglia stessa.
La scelta della bottiglia
Ci sono quattro principali tipi di bottiglie fra cui è possibile scegliere:
- la borgognotta
- la bordolese
- la renana
- la champagnotta
La borgognotta può essere usata sia per i vini rossi che per i vini bianchi, e si contraddistingue per il fondo convesso e la forma lievemente conica.
La bordolese, invece, viene adoperata in modo particolare per i rossi; anche in questo caso il fondo è convesso, mentre la forma è cilindrica e con spalla alta.
C’è poi la renana, adoperata sia per i rosati che per i bianchi: il fondo è piatto e la forma è stretta e allungata.
Infine, ecco la champagnotta che – come il nome lascia intuire – è ideale in modo particolare per gli spumanti. Ha una imboccatura del collo coerente con le caratteristiche della gabbietta e del tappo a corona; è in vetro spesso, dal momento che deve far fronte a una pressione compresa tra i 10 e i 12 bar.
Le altre tipologie di bottiglie
Va detto, comunque, che da qualche anno a questa parte nuovi tipi di bottiglie sono oggetto di sperimentazione da parte di diverse aziende: esse si distinguono dalle bottiglie classiche per le dimensioni, per i colori e ovviamente per la forma.
Ci sono per esempio bottiglie che hanno il fondo quadrato, e tale novità non è solo una questione estetica. Infatti una forma simile permette ai vini, durante la fase di affinamento sui lieviti, di usufruire di una superficie di contatto decisamente maggiore rispetto a quella che viene garantita da una bottiglia con il fondo rotondo.
Così, si mette in atto una miglioria di natura qualitativa e al tempo stesso si ricorre a una soluzione estetica che promuove la riconoscibilità dei vini dell’azienda che opta per questa idea.
Perché le etichette sono importanti
Del packaging delle bottiglie di vino fanno parte anche le etichette, il cui valore è prima di tutto legislativo. Infatti esse hanno il compito di comunicare delle informazioni indispensabili in fase di acquisto, e i dettagli riportati sulle etichette sono indispensabili per i consumatori. Ma, al tempo stesso, è opportuno badare all’estetica.
Le etichette devono essere attraenti e capaci di distinguersi, in modo da stimolare i consumatori a interessarsi alla bottiglia e poi a procedere con l’acquisto. Le frasi riportate, i colori e ogni altro particolare incidono sulle decisioni di acquisto.
Al giorno d’oggi, poi, ci sono le etichette smart, che mettono a disposizione informazioni fondamentali tanto per i consumatori quanto per i produttori. Grazie a queste soluzioni all’avanguardia possono rendere più coinvolgente l’esperienza di acquisto.
L’impatto visivo è in molti casi decisivo per un acquisto e – non a caso – il design delle etichette è oggetto di studio da parte di molte aziende. Se è vero che per migliorare la propria visibilità bisogna puntare sulla narrazione, l’etichetta è la risorsa migliore per uno storytelling efficace.
La confezione della bottiglia di vino
Infine, non bisogna dimenticare l’importanza delle confezioni in cui le bottiglie di vino vengono inserite e proposte alla clientela. Per quel che riguarda i materiali di composizione, le due soluzioni più impiegate sono il cartone e il legno; quest’ultimo, nello specifico, ha il pregio di garantire una protezione ottimale alla bottiglia, e in più comunica una sensazione di naturalezza e di alta qualità.
Da qualche tempo a questa parte, tuttavia, la scelta di involucri molto leggeri è motivata dalla necessità di puntare sulla sostenibilità ambientale. Le bag in box si vanno diffondendo sempre di più, e aiutano a creare e promuovere il proprio brand di vino: sono sacchetti contenenti il liquido chiuso all’interno di una scatola, per un sistema basato sull’aspirazione di aria interna.
Le etichette di QuvéeR
Tornando alle etichette, vale la pena di prendere in considerazione la proposta di QuvéeR, che sfrutta il meccanismo dei codici QR per proporre delle etichette elettroniche per il vino. In questo modo è possibile raccogliere informazioni per poi metterle a disposizione dei consumatori sotto forma di contenuti multimediali. QuvéeR è una risorsa online che può essere consultata da tutti in maniera semplice e, soprattutto, gratuita.