Innovare le etichette del vino con il Qr Code sembra una scelta davvero promettente per il 2024, grazie al crescente interesse da parte dei consumatori per informazioni dettagliate sul prodotto e sull’esperienza del brand.
Questi piccoli codici qr sono ora un’aggiunta sempre più comune sulle etichette delle bottiglie di vino e di molti altri prodotti vinicoli.
L’esigenza di informare in modo più approfondito i consumatori sulle specifiche del vino, sulla sua origine, sulla varietà di uve utilizzate, e altro ancora, ha portato all’implementazione di questa tecnologia.
Non dimentichiamo inoltre il Regolamento Ue n.2117 del 2021 per l’etichettatura del vino con lista degli ingredienti e valori nutrizionali, che dal Dicembre 2023 ha senz’altro contribuito a dare un’accelerazione importante alla diffusione del qr-code nel settore vitivinicolo.
E’ importante però sottolineare che siamo solo all’inizio. Non si tratta infatti solo di dare informazioni, ma anche di interagire con i consumatori in maniera più diretta, di personalizzare l’esperienza di acquisto e di consumo, di tracciare la rotta del prodotto dal vigneto alla tavola.
Assicurarsi di essere al passo con lo sviluppo e le applicazioni future di questa tecnologia è fondamentale per mantenere un vantaggio competitivo nel mercato vinicolo odierno e futuro e in questo articolo troveremo delle idee da cui prendere ispirazione.
Possibili tendenze su cui puntare per innovare le etichette vino nel 2024
Viviamo in un’era in cui le nuove tecnologie stanno ridefinendo il modo in cui interagiamo con i prodotti che scegliamo e consumiamo. Un settore che potrebbe beneficiare enormemente da queste innovazioni tecnologiche è l’industria vinicola.
Partendo dalla base, con un solo scan di un QR Code sulla una bottiglia di vino, è possibile avere accesso immediato a informazioni aggiornate sull’origine, i metodi di produzione, l’anno di vendemmia, le note di degustazione e, perché no, suggerimenti sui possibili abbinamenti alimentari.
Tuttavia, invece della scheda tecnica, potremmo trovare un Sommelier virtuale che, grazie all’intelligenza artificiale, non solo ci descrive il vino ma può rispondere alle nostre domande, come se fosse una video chiamata.
Ancora più avvincente è la prospettiva di utilizzare la realtà aumentata (AR) per arricchire le etichette delle bottiglie di vino. Questa tecnologia potrebbe letteralmente portare in vita le etichette, facendoci vedere il territorio o le botti dove il vino è invecchiato, trasformando l’esperienza di consumo del vino in un viaggio interattivo alla scoperta delle caratteristiche uniche di ogni bottiglia.
Infine segnaliamo la possibilità di un consumatore di avere il suo proprio vino pur occupandosi di tutt’altro nella vita. In poche parole questa persona affitta una vite o anche un filare per un anno dietro il pagamento di una certa somma. Il vino che ne deriverà sarà suo e gli verrà inviato a casa già imbottigliato con un’etichetta personalizzata. Tecnologie come il Qr Code possono rivelarsi utili per raccontare il processo produttivo, con una storia da raccontare ad amici e parenti che riceveranno in regalo il vino.
Queste sono alcune delle possibili tendenze future che i produttori di vino dovrebbero iniziare a considerare in quanto possono rendere il settore vinicolo più accessibile, interattivo e stimolante.
Personalizzazione e coinvolgimento del consumatore: una mossa vincente
La personalizzazione e il coinvolgimento del consumatore sono due aspetti fondamentali per garantire il successo di un’azienda nel mercato attuale, sempre più caratterizzato dalla digitalizzazione. Un approfondimento sulle strategie di personalizzazione basate sui QR Code può rivelarsi di fondamentale importanza per coinvolgere in maniera attiva e dinamica i consumatori.
I produttori possono infatti utilizzare i QR Code in diversi modi per offrire ai clienti una serie di vantaggi esclusivi. Ad esempio, si possono offrire offerte esclusive, che spaziano da sconti su prodotti o servizi a promozioni speciali fino a degustazioni in Cantina. Inoltre, i produttori possono utilizzare i QR Code per creare contenuti interattivi, rendendo l’esperienza d’acquisto ancora più coinvolgente e stimolante.
Un’altra iniziativa potrebbe poi essere realizzare programmi di fedeltà personalizzati, raccogliendo punti “virtuali” e promuovendo cosi un rapporto più stretto e duraturo con i clienti.
In questo modo, ogni customer journey può essere un’esperienza unica, su misura per le esigenze del consumatore. E tutto questo sfruttando il packaging del vino, che può diventare quindi un importante strumento di marketing.
Sicurezza e tracciabilità del settore vinicolo
L’evoluzione dei QR Code ha avuto un impatto notevole nel settore vinicolo, assicurando sia la sicurezza che l’autenticità del vino.
Innanzitutto questa tecnologia offre un modo efficace per verificare la provenienza del vino; ciò può essere possibile implementando in Azienda sistemi di tracciamento avanzati basati sulla tecnologia blockchain che tramite appositi dispositivi possono monitorare l’intero ciclo produttivo, dalla vigna alla tavola.
Si possono poi anche inserire informazioni sul clima o su altri aspetti che hanno caratterizzato quella particolare annata, come ad esempio specifiche tecniche produttive. Per una maggiore precisione, si può inserire anche la particella catastale da dove proviene il vino, che in certi ambiti può rappresentare un valore aggiunto di assoluto rilievo.
In altre parole, ogni bottiglia di vino può essere tracciata dal momento della raccolta dell’uva, attraverso il processo di vinificazione in cantina, fino a quando non raggiunge la tavola del consumatore o la cantina di un attento collezionista di vini. E tutto questo può essere certificato dalla Azienda stessa tramite queste tecnologie digitali.
Sostenibilità e trasparenza per il mondo del vino
La sostenibilità e la trasparenza sono diventate tematiche imprescindibili nel mondo di oggi, richiedendo un impegno costante ed una comunicazione efficace.
Grazie al Qr Code, basta un rapido scansionamento per accedere a dati precisi, visivi ed interattivi, sull‘impegno dell’azienda per un futuro più sostenibile. È possibile infatti creare un ponte diretto tra produttore e consumatore, indicando con trasparenza l’origine degli ingredienti, le pratiche agricole impiegate ed il trattamento dei rifiuti.
È possibile inoltre comunicare l’impegno per il pianeta con il ricorso alle energie rinnovabili o l’utilizzo di sistemi di produzione integrati, il tutto accompagnato da opportuna certificazione cos’ da evitare il così detto “greenwashing“.
In questo modo, ogni bottiglia diventa un libro aperto che permette al consumatore di fare scelte consapevoli e promuove l’etica dell’azienda.
Raccontare il vino e la Cantina con il Qr Code
In conclusione, abbiamo avuto modo di intravedere le straordinarie potenzialità che le tecnologie digitali in etichetta come il QR Code stanno portando nel settore vinicolo. Dall’analisi di consumo, ai dettagli sugli abbinamenti ideali, all’autenticazione dei prodotti, sono tante le opportunità di business che possono essere colte.
Il QR Code rappresenta un mezzo di facile utilizzo ma dalla grande versatilità perché in grado di offrire una gamma di strumenti che possono intercettare davvero la community dei wine lovers, sempre pronti a supportare nuove.
QuvéeR ha la stessa duttilità. Se da un lato può essere usato per rispettare le normative di etichettatura sull’etichettatura del vino (ingredienti, dichiarazione nutrizionale e etichetta ambientale), dall’altro è in grado di accogliere molte delle funzionalità descritte in questo articolo o tecnologie già in utilizzo alla Cantina che possono cosi essere facilmente fruibili dal grande pubblico.
Se vuoi saperne di più, non esitare a contattare i nostri esperti per trovare insieme la soluzione ideale per la tua Azienda.