Nutri-score: pregi e difetti del sistema di valutazione nutrizionale degli alimenti

Il Nutri-score è un innovativo sistema di valutazione nutrizionale introdotto in Europa per aiutare i consumatori a fare scelte alimentari più consapevoli e salutari. Questo sistema, sviluppato da ricercatori francesi, si basa su un algoritmo che analizza il profilo nutrizionale degli alimenti e li classifica in una scala di colori e lettere, fornendo una rapida e intuitiva indicazione della loro qualità nutrizionale.

Lo scopo principale del Nutri-score è di promuovere una dieta più equilibrata e di contrastare l’epidemia di malattie legate all’alimentazione, come l’obesità e le patologie cardiovascolari. Attraverso un’etichettatura semplice e chiara, il Nutri-score mira a guidare i consumatori verso scelte più salutari, incoraggiandoli a preferire alimenti con un profilo nutrizionale migliore.

I principi chiave del Nutri-score sono la trasparenza e l’obiettività. Il sistema si basa su criteri scientifici e prende in considerazione diversi fattori nutrizionali, come il contenuto di nutrienti benefici (fibre, proteine, frutta e verdura) e di nutrienti da limitare (grassi saturi, zuccheri, sale). Questo approccio consente di valutare in modo equilibrato la qualità nutrizionale complessiva degli alimenti, andando oltre le semplici indicazioni di calorie o di singoli nutrienti.

Come funziona il sistema di valutazione Nutri-score?

Il calcolo del punteggio Nutri-score avviene attraverso un algoritmo che prende in considerazione diversi parametri nutrizionali. Vengono valutati sia i nutrienti positivi, come fibre, proteine, frutta e verdura, sia i nutrienti da limitare, come grassi saturi, zuccheri e sale. Sulla base di questi fattori, a ogni alimento viene attribuito un punteggio complessivo che determina la sua classificazione nella scala Nutri-score.

La scala Nutri-score prevede cinque colori e cinque lettere, che vanno dalla lettera A (colore verde scuro) alla lettera E (colore rosso). Gli alimenti con il punteggio più basso, quindi più salutari, sono classificati con la lettera A e il colore verde scuro, mentre quelli con il punteggio più alto, quindi meno salutari, sono classificati con la lettera E e il colore rosso.

Questa semplice ed efficace rappresentazione grafica consente ai consumatori di identificare rapidamente gli alimenti più sani e di fare scelte alimentari più consapevoli. La classificazione Nutri-score viene riportata sulle etichette dei prodotti alimentari, permettendo ai consumatori di confrontare facilmente i diversi prodotti e di selezionare quelli con un profilo nutrizionale migliore.

 

I vantaggi del Nutri-score per i consumatori

Uno dei principali vantaggi del Nutri-score è la facilitazione delle scelte alimentari più sane. Invece di dover analizzare attentamente le informazioni nutrizionali riportate sulle etichette, i consumatori possono rapidamente identificare i prodotti con un profilo nutrizionale migliore grazie alla classificazione in lettere e colori. Questo consente loro di prendere decisioni più informate e di orientarsi verso un’alimentazione più equilibrata.

Inoltre, il Nutri-score incoraggia le aziende alimentari a migliorare la formulazione dei loro prodotti, rendendoli più salutari. Poiché i consumatori sono sempre più attenti alla qualità nutrizionale, le aziende sono spinte a ridurre i contenuti di grassi, zuccheri e sale, e ad aumentare i nutrienti benefici, al fine di ottenere una migliore classificazione Nutri-score e rendersi più attraenti per i clienti. Questo effetto a cascata contribuisce a promuovere una trasformazione positiva dell’offerta alimentare sul mercato.

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L’adozione del Nutri-score in Europa

Il Nutri-score è stato inizialmente introdotto in Francia nel 2017, dopo essere stato sviluppato da un gruppo di ricercatori francesi dell’Equipe de Recherche en Epidémiologie Nutritionnelle. Grazie ai suoi vantaggi e alla sua efficacia, il sistema di etichettatura Nutri-score ha rapidamente guadagnato popolarità e diffusione in tutta Europa.

Attualmente, il Nutri-score è stato adottato da diversi Paesi europei, tra cui Francia, Belgio, Spagna, Germania, Paesi Bassi e Lussemburgo. Anche se non esiste una regolamentazione europea, questi Paesi hanno comunque deciso di utilizzare l’etichettatura Nutri-score sui prodotti alimentari venduti sul loro territorio, al fine di fornire ai consumatori uno strumento chiaro e affidabile per orientare le loro scelte.

 

Critiche e controversie sul sistema Nutri-score

Sebbene il Nutri-score sia riconosciuto come un sistema innovativo e utile per migliorare la consapevolezza nutrizionale dei consumatori, il sistema non è esente da critiche e controversie.

Alcune discussioni riguardano la precisione e l’obiettività del sistema di valutazione. Alcuni esperti hanno sollevato dubbi sulla capacità dell’algoritmo Nutri-score di cogliere appieno la complessità e la diversità degli alimenti, sostenendo che la classificazione in cinque categorie possa essere troppo semplificata. Inoltre, ci sono state preoccupazioni riguardo all’eventuale penalizzazione di alcuni alimenti nutrienti, come i formaggi, a causa del loro contenuto di grassi saturi.

Inoltre, alcuni gruppi di interesse, come alcune associazioni di produttori alimentari, hanno espresso preoccupazioni riguardo all’impatto del Nutri-score sulle loro attività. Temono che il sistema possa influenzare negativamente le vendite di determinati prodotti, anche se nutrienti e di qualità, a causa di una classificazione meno favorevole. Queste preoccupazioni hanno portato a dibattiti e a richieste di maggiore flessibilità o di modifiche nell’algoritmo di calcolo del Nutriscore.

In Italia, alcuni prodotti alimentari considerati sani e di alta qualità sono stati rilevati come nocivi dal Nutri-Score.

Ad esempio, alcuni tipi di pasta, come la pasta all’uovo, sono stati classificati come D o E, ovvero poco salutari, a causa del loro alto contenuto di grassi saturi e calorie. Allo stesso modo, alcuni formaggi italiani, come il parmigiano reggiano e il gorgonzola, sono stati classificati come D o E a causa del loro alto contenuto di grassi saturi e sale.

Altra interpretazione che lascia dei dubbi sul Nutri-score è che bevande gassate come la Coca Cola Zero sono state classificate allo stesso livello del latte (entrambe con una C), ma è evidente che i due prodotti non possono essere paragonati.

La nota dolente del Nutri-score può essere cosi riassunta: l’equilibrio nutrizionale non può essere ricercato in un singolo prodotto, ma piuttosto nell’equilibrio tra i diversi alimenti consumati nella dieta quotidiana.

Pertanto, come afferma anche la Coldiretti, non sono accettabili etichette semplicistiche che allarmano o scoraggiano il consumo di un prodotto specifico. Questo paradossalmente porta all’esclusione di eccellenze, come l’olio extravergine d’oliva, fondamentale nella Dieta Mediterranea, che è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

In definitiva, se da un lato il Nutri-score rappresenti un importante passo avanti per migliorare la consapevolezza nutrizionale dei consumatori, dall’altra si devono valutare possibili aggiustamenti per renderlo ancora più accurato e inclusivo.

 

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Come presentare in etichetta il Nutri-score

È importante che il Nutri-score sia inserito in etichetta in una posizione ben visibile dal consumatore, in modo che possa essere facilmente individuato e compreso. Sul sito della Sanità Pubblica Francese sono disponibili delle risorse che permettono di:

  • calcolare in autonomia il punteggio Nutri-score;
  • avere una guida su come inserire in etichetta il Nutri-score, con tanto di loghi in alta qualità.

Anche se gratuito, è necessario accreditarsi medianti i contatti messi a disposizione.

In alternativa all’etichetta cartacea, il Nutri-score può anche essere comunicato in maniera digitale; esistono della app specifiche come Nutri Score Scan, che permettono di scansionare i codici a barre e visualizzare le relative informazioni. Può anche essere utizzato il Qr Code che può rappresentare uno strumento più versatile se sfruttate al meglio le sue potenzialità.

Con QuvéeR ad esempio, insieme al Nutri-score possono essere comunicate altre informazioni personalizzabili a seconda dell’alimento. Ad esempio, i produttori di vino, non solo possono comunicare ingredienti e dichiarazione nutrizionale cosi da rispettare la normativa europea 2021/2117, ma possono anche inserire le indicazioni di smaltimento (la cosiddetta etichetta ambientale) per la raccolta differenziata.

Questo sistema permette loro di risolvere il problema dei pochi spazi in etichetta e allo stesso tempo di offrire un’informazione davvero completa ai consumatori, utilizzando tra l’altro uno strumento digitale ampiamente conosciuto dalla collettività.

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