L’influencer marketing è una realtà ormai nota e di cui non si può fare a meno: anche il settore del vino pare essere stato contagiato da questa moda, che proprio per questo motivo non deve essere sottovalutata ma, al contrario, merita di essere analizzata nel dettaglio.
I wine influencer, se abili e competenti, sono in grado di sfruttare i principi di una comunicazione efficace come richiesto da qualunque strategia di marketing. I social network ormai rivestono un ruolo di primo piano e devono essere presi in considerazione dalle aziende che desiderano farsi conoscere e promuovere un determinato messaggio.
Scopriamo insieme perché vino e social sono un binomio efficace e utile!
I compiti di un wine influencer
Se fino a poco tempo fa non c’era neppure bisogno di pubblicità per i vini di qualità più elevata, adesso lo scenario è mutato, anche per effetto della presenza di una forte concorrenza. In più la tecnologia ha fatto sì che la scelta sia sempre più ampia, con uguali opportunità tra grandi aziende e piccoli marchi.
Il marketing è diventato indispensabile, e i wine influencer rappresentano un supporto prezioso per tutte le realtà che hanno la necessità o il desiderio di creare e promuovere il proprio brand di vino. Un wine influencer può essere considerato al tempo stesso come un megafono e come un portavoce, il cui compito è quello di promuovere e far conoscere, di volta in volta, la storia, l’esperienza o il prodotto di una determinata azienda.
Perché fare affidamento su un wine influencer
Con l’aiuto di un wine influencer si ha l’opportunità di accrescere la visibilità di un brand. Già, ma in concreto come avviene tutto questo? In primis tramite la pubblicazione sui social network, affinché il pubblico di follower possa essere spinto a compiere una specifica azione, identificata dalla strategia aziendale.
A differenza di quel che si potrebbe essere portati a immaginare, le strategie di marketing che si basano sul coinvolgimento di un wine influencer sono altamente professionali, sempre che – ovviamente – siano studiate e messe in atto in maniera adeguata. A questo scopo, Instagram è senza dubbio la piattaforma più usata, in quanto più rilevante nel riuscire a condizionare, in modo particolare fra i millennials, le decisioni di acquisto.
Sarebbe un errore, tuttavia, fermarsi unicamente a Instagram, dal momento che i wine influencer hanno la possibilità di far sentire la propria voce anche tramite molti altri canali di comunicazione: gli articoli di giornale, i blog, le recensioni pubblicate sul web, le interviste in radio e in tv, e così via. Ognuna di queste soluzioni contribuisce ad implementare e accrescere la capacità di persuasione. È chiaro che gli influencer non sono tutti uguali, ma non è solo il numero di follower a identificare le differenze fra l’uno e l’altro.
Ulteriori aspetti importanti sono il prestigio, il livello di autorevolezza del personaggio e l’engagement. Anche coloro che hanno meno di 2.500 follower – i nano influencer – possono essere coinvolti e garantire risultati al pari dei macro influencer, cioè le persone (oltre 100mila follower). Insomma, le opzioni sono molteplici, come pure le aree di influenza.
Instagram in Italia
E qual è la situazione dei wine influencer su Instagram nel nostro Paese? Al momento va detto che in Italia non esistono personalità di spicco, ma questa è una notizia positiva, perché vuol dire che ci sono ampi margini per inserirsi in questo settore. La decisione di ricorrere a un influencer è da prendere in considerazione di vari fattori: il pubblico di riferimento, il messaggio che si intende trasmettere e il marchio da promuovere.
È evidente che i social network ricoprono un ruolo di primo piano non solo nella vita quotidiana delle persone, ma anche nelle loro decisioni di consumo. Il cosiddetto marketing mix dovrebbe prevedere, dunque, di includere sì gli influencer in una strategia di marketing, ma di non dimenticarsi di tutte le altre opzioni.
Molto dipende dallo scopo che si intende raggiungere, comunque: per esempio se si ha intenzione di aumentare le vendite in maniera rapida, è meglio optare per una campagna sconto.
Un nuovo strumento
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